"Panorama privato "
acrilico e stucchi su tela 80x70cm raccolta: Panorama privato Ebbi come la sensazione che determinati panorami potessero un giorno terminare. Alcuni già appartenevano a un qualche padrone, non questo però e neanche altri più distanti. Rimasi un paio di giorni ed una notte a contemplare, la nebbia era scesa in lontananza e il tutto sembrava un po’ dissolvere benché ancora si potessero distinguere i contorni. La paura era peggio, peggiore della nebbia, la paura poteva sciupare tutto in un attimo, ma io non ne avevo, non ancora. Ero colmo degli spazi, dell’aria, della luce e anche di orina. Attesi il buio per pisciare, lo feci mirando l’infinito e non mi accorsi di quel che avevo davanti che era un cancello, il varco chiuso di una recinzione che costringeva il niente. I puntini rossi delle telecamere mi avevano filmato, probabilmente mi sarebbe stata notificata una sanzione o mi avrebbero costretto a un trattamento. Dei droni stavano già arrivando, se ne percepiva il ronzio nell’aria. Poi si avvicinarono i fari, risalendo da un lembo di terra giù in basso. Non ero più solo, forse solo non lo ero mai stato.