- Sai cosa mi stupisce?
Il movimento.
Quel flusso brulicante di persone, provenienti da ogni luogo, qui raccolte in queste vecchie mura.
E forse molte di esse, trasportate da un annuncio, una moda, il racconto d’un amico o conoscente, sono inconsapevoli visitatori , abbandonati alla “fiumana” che attraversa la città negli stessi solchi verso gli stessi luoghi .
Altre invece sono dei “ritornati”, inspiegabilmente da un mondo tanto grande da vedere, hanno deciso di venire nuovamente in questa piccola città, ancora un po’ villaggio, talvolta un tantino parco dei divertimenti, ma sempre e comunque incredibilmente magnetica.
Io stesso, pur non facendo testo in quanto troppo sognatore e illuso nell’osservare in genere, riconosco in certi luoghi tra cui il centro cittadino, una sorta di “energia” che non si può spiegare, soltanto ascoltare per chi ne voglia o ne abbia il tempo ed anche il cuore per cercare di capirne.
Perché fondamenti scientifici su questo argomento non ce ne sono e nemmeno la teologia, la filosofia o le altre materie complicate hanno di che dire su questa “energia” di cui tutti qui siamo pervasi, in pochi se ne riconosce il flusso e nessuno ne può documentare.
Ne ho ipotizzato alcuni fattori…sono i miei personali, delle semplici ipotesi di un uomo qualsiasi un po’ “allenato” ad ascoltare ed ascoltarsi ( non intendo parole o musica né alcun suono ).
E riconduco questa aleggiante entità ovvero credo che si addensi e si componga d’acqua, ferro e pietra, elementi che reputo ne trattengano, catalizzando unitamente all’energia anche la storia ed lo spirito degli uomini che qui hanno trascorso nei secoli le proprie esistenze.
Sulla sostanza “d’acqua, ferro e pietra” ho lasciato correre sentimento, spatola e pennello ( nell’ordine a decrescere ) per costruire alcune tavole.










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