Luccaillustrata: un viaggio infinito

“LuccailLustrata”

 

 

  • LuccailLustrata: un viaggio “infinito”
  • Quando iniziai le mie attività artistiche mi posi come obiettivo primario quello di “illustrare” Lucca.
  • L’infinito, da dizionario italiano, “è un modo indefinito del verbo”.
  • Intendevo con esso il rendere lustro alla città ed alla sua cultura non soltanto in modo pittorico, ma anche descrivendo con contenuti “similpoetici” o “quasistorici” le sensazioni, gli aspetti più peculiari e l’atmosfera unica che avvolge la città.
  • Partii così con l’acquerello per rappresentare un folto catalogo di vie, edifici e scorci che poi riprodussi in stampe per distribuirle a mezzo librerie.
  • In realtà la tecnica era una cosa ibrida tra la china e l’acquerello , aspetto che conferiva alle tavole un sentore quasi antico e sognato.
  • La raccolta ebbe un discreto successo e non sapendo come intitolarla optai per “LuccailLustrata” appellativo che rimandava al soggetto, all’intento ed all’autore.
  • A distanza di qualche anno, dopo vari passaggi, sono approdato alla pittura ad olio quindi a quella acrilica ma quel mio primo obiettivo è rimasto lo stesso.
  • Il catalogo si è ampliato e, sebbene tecnicamente potrebbe essere migliorato, i dipinti continuano a raccogliere interesse.
  • Non che abbia inventato niente, Lucca la dipingono in tanti, molti meglio di me, i soggetti sono quelli e sempre quelli, però credo che focalizzarmi su un taglio “storico”, legato al folklore ed ai personaggi, sia stata la mia carta migliore.
  • Soprattutto una carta “sincera”, come l’amore che nutro per la città, un sentimento ed un’ispirazione che non si inventano, nemmeno si costruiscono e neanche si insegnano nelle più prestigiose accademie.

 

 

 

 

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