Il riflesso come metafora del ricordo, dei sogni ed anche delle nostre speranze.
La raccolta “Viaregggio riflessa” consiste di quattro soggetti dove la costante è il mare e lo specchiarsi degli elementi nell’acqua.
Il primo dipinto prodotto fu “La torre Matilde col giallo”. In passato ne avevo rappresentate sia in pittura che in acquerello e di vario formato, ma mai ricercando un tale realismo. Col pennello è stata un’evoluzione, una sorta di dipendenza; mille volte avrò detto “Basta, non lo tocco più” ma poi, un po’ lo sfondo, un po’ le barchette, un po’ il riflesso; il dipinto divenne interminabile.
La “Darsena Europa”, ulimo tratto di via Michele Coppino con vista sul porto e Club Nautico, mi entusiasmò per il movimento delle acque che rendeva tratteggiato il riflesso degi alberi…
alberi vuoti di barche ferme in un porto
“Tramonto sul molo” benchè sia considerabile un’opera classica come rappresentazione trovo sia uno dei dipinti più in stile contemporaneo che io abbia mai realizzato. Un controluce a sfondo il tramonto, persone che si recano sul molo in inverno a godere del sole che scompare. Un’abitudine non solo lucchese, mi pare evidente. Sul retro annotai le parole:
“Il mare è la distanza tra gli uomini e i tramonti”
Per l’ultimo nato ” La torre Matilde dal canale”, realizzato a ridosso dell’allestimento di una mostra, mi lasciai suggestionare dall’atmosfera un po’ antica della costruzione. Lo stesso tono complessivo fa sembrare il dipinto come un qualcosa di prodotto forse cent’anni addietro. E’ la vista più prossima della torre con la quale se ne possa apprezzare l’integrità ed anche il materiale che la compone: le pietre








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