Hai un’idea, ho un’idea: oltre la commissione
Mi capita per alcuni dipinti ( o progetti ) di contaminarmi delle emozioni altrui e trovo che questa sia una gran cosa.
Amo il “meticciato”, non parlo soltanto delle commissioni di quadri, quelle le assolvo in modo professionale e interiore perché non potrei fare altrimenti per coscienza…intendo la condivisione emotiva, la sinergia appassionata che nasce da anime simili e genera una visione comune.
Non produco dipinti su tutto
I temi debbono scaturire in me una forte ispirazione che abbia un senso , oltre che universale, anche personale.
Altre volte, invece, rappresentano un “pretesto” per parlare d’amore… o dolore… o amore e dolore assieme…o di altro.
Dipingo o scrivo perché ho necessità di nutrirmi di storie, di umanità, di poesia e di fissare ognuna di esse nello stomaco, in quella “pancia” che è il rifugio di ogni sentimento e paura.
Dunque, per chiunque abbia un progetto, che si tratti di un dipinto o meno, voglio dire “se hai un’idea, ho un’idea”, mi chiami, arrivo, prendiamo un caffè e ne parliamo con calma
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